Il diamante, noto per la sua straordinaria durezza e brillantezza, ha affascinato l’umanità sin dai tempi antichi. La parola diamante deriva dal greco antico “adamas”, che significa invincibile, simbolo della durezza e della bellezza eterna di questa pietra preziosa. I diamanti sono formati da carbonio puro esposto a estreme pressioni e temperature nel mantello terrestre, condizioni che esistono a circa 150 chilometri sotto la superficie terrestre.
La storia del diamante è profondamente intrecciata con le mitologie, le economie e le culture di molte società. I primi ritrovamenti documentati risalgono all’India del IV secolo a.C., dove i diamanti venivano raccolti dai fiumi e dai letti alluvionali. Durante il periodo medievale, l’India era riconosciuta come la principale fonte mondiale di diamanti e l’unica fino alla scoperta dei diamanti in Brasile nel XVIII secolo.
Nell’India antica, i diamanti erano molto apprezzati nella cerimonia religiosa e nell’ornamentazione. Erano considerati simboli di forza e coraggio durante le battaglie. Il famoso trattato indiano sulle gemme, il “Arthashastra” di Kautilya, menziona il diamante come una delle gemme più preziose e desiderabili.
Con l’espansione delle rotte commerciali marittime nel Rinascimento, i diamanti iniziarono a fluire verso l’Europa, alimentando una crescente domanda tra le classi nobili e reali. La famosa “Tavernier Blue”, ad esempio, fu acquistata da Luigi XIV di Francia nel 1668 e più tardi rilavorata nel celebre “Diamante Blu della Corona”.
Nel 1866, un cambiamento significativo nella storia dei diamanti avvenne con la scoperta del diamante Eureka in Sudafrica. Questa scoperta segnò l’inizio della corsa ai diamanti sudafricana e portò alla fondazione di giganti dell’industria mineraria come De Beers. La vasta produzione di diamanti in Sudafrica trasformò il mercato globale, rendendo i diamanti accessibili a un pubblico più ampio oltre le sole élite.
Nel XX secolo, De Beers consolidò il suo controllo sul mercato dei diamanti con la famosa campagna pubblicitaria “Un diamante è per sempre”, lanciata nel 1947. Questa campagna promuoveva l’idea che i diamanti fossero il simbolo definitivo dell’amore eterno, spingendo così la domanda di diamanti come pietre per l’anello di fidanzamento.
Nel corso dei secoli, i diamanti hanno anche suscitato controversie e problemi etici, in particolare riguardo al finanziamento di conflitti. I cosiddetti “diamanti insanguinati” o “diamanti del conflitto” hanno alimentato guerre civili e violazioni dei diritti umani, specialmente in Africa. In risposta, la comunità internazionale ha introdotto il Processo di Kimberley nel 2000, un sistema di certificazione per garantire che i diamanti venduti non finanziassero guerre.
Oggi, l’industria del diamante continua a evolversi con l’introduzione di diamanti sintetici. Questi diamanti, creati in laboratorio, offrono una scelta eticamente e ambientalmente più sostenibile rispetto ai diamanti estratti. Nonostante la loro origine artificiale, i diamanti sintetici possiedono le stesse proprietà fisiche e chimiche dei loro corrispondenti naturali.